Nel giorno dell’8 marzo, associato alla festa della donna, tradizione popolare con il corredo della mimosa, noi, ex allieve dell’ Unione Auxilium di Catania, decidiamo di vivere questa giornata come occasione per riflettere e raccontare il mondo femminile, ricco, variegato, interessante.

A tal proposito scegliamo di far presentare il libro su suor Giuseppina Barbanti, una donna sempre attenta a costruire comunione, che “ha fatto della sua vita un dono a Dio per i giovani nella linea del carisma salesiano”.

Ed è proprio l’autrice della biografia, suor Maria Trigila, giornalista professionista, che offre a tutti i partecipanti uno spaccato di vita di una donna che ha vissuto da vera Figlia di Maria Ausiliatrice, nell’Istituto, nella Chiesa, nel territorio, attraverso l’esperienza del dono, della vicinanza, dell’ascolto, “dei gesti solidali in grado di restituire segni di speranza e di pace a intere comunità”.

“Chi ha incontrato suor Giuseppina – afferma suor Trigila – può dire, con le parole di Borges, che due anime non si incontrano mai per caso”.

“Incontrarla e conoscerla è stato come percorrere senza fiato la bellezza dell’amicizia, del prendersi cura, della condivisione delle sfumature, della maternità spirituale” (On. Giovanni Burtone).

Le compagne di studio e le ex allieve dell’Istituto sottolineano la dolcezza, l’umiltà, la serenità d’animo, la tenacia, la grande umanità e maternità di suor Giuseppina, il sorriso “che apriva al dialogo, alla confidenza, alla fiducia” (Maria Grazia Borina).

Maria Ausilia Mastrandrea, nella sua testimonianza, si sofferma sullo stile di accoglienza che affascinava, il sorriso contagioso, l’attenta partecipazione agli incontri dell’exallieve a livello nazionale e ispettoriale, sugli interventi appassionati nel corso dei periodici convegni, sull’intensa umanità che trasfondeva la passione del Carisma dei Santi fondatori.

Maria Trigila, nel tracciare il profilo biografico di suor Giuseppina, si rifà anche ad un’intervista fatta alle sorelle Maria e Franca, le quali evidenziano “alcune peculiarità che nel tempo costituirono il nucleo fondante del suo carattere: era forte, determinata, spontanea, volitiva, risoluta e in qualche occasione anche reattiva specialmente se non era convinta su quanto le veniva chiesto”.

Lella Mazzullo, infatti, ricorda “la sua grande libertà di pensiero, di fedeltà alla vocazione, di impegno serio e costante nel lavoro”.

“Al Maria Ausiliatrice, secondo l’autrice, sviluppa, mediante lo studio, la capacità di pensare e di scegliere; si rende conto che attraverso l’analisi degli autori può dialogare con le allieve nel capire la società e se stessi. Affascinata dalle materie pedagogiche e filosofiche, proprio l’amore della sapienza, negli anni, le permetterà di fare un viaggio incredibile nelle relazioni e nella ricerca interiore per capire chi siamo e come analizzare gli eventi che ci circondano”.

È importante ricordare che si tratta “di una figura attraverso cui disegnare ancora nuovi percorsi nei registri della salesianità e della storia della Sicilia”.

Dalla copertina del libro emerge bene che tutti abbiamo bisogno di ancore di salvezza, specialmente in questo momento storico in cui dilaga la violenza, l’egoismo e l’odio dell’uomo che ancora uccide, come nell’età della pietra direbbe Quasimodo.

L’incontro è stato arricchito anche dall’intervento di suor Carmelina Coniglione, delegata della Federazione ex allieve di Catania, che ci ha coinvolto nel grande evento dell’anno giubilare, 150° di Fondazione dell’Istituto, rendendo “omaggio a Madre Mazzarello perché, in forza del suo sì al progetto di Dio, ha dato vita all’Istituto delle FMA, il 5 agosto 1872”.

“Raccontare, documentare – afferma suor Carmelina – è infatti tenere viva l’identità di chi ha operato prima di noi; è scoprire la ricchezza dell’anima, il cammino di santità, i valori che diventano testamento spirituale per tutte noi e ci incoraggiano ad andare avanti”.

La splendida presentazione del libro e gli interventi molto gradevoli di coloro che hanno conosciuto suor Giuseppina sono stati accompagnati dalle note e dal talento della pianista Isabella Di Mauro, ex allieva dell’Istituto.

A conclusione dell’incontro tutti hanno ringraziato per aver partecipato a un’esperienza unica e a un’ iniziativa interessante, perché la vita di sr Giuseppina, attraverso la voce di familiari, amici, FMA, exallieve, ha toccato nel profondo per la sua fede, magnanimità, simpatia, generosità, gratuità, semplicità, nobiltà d’animo.

“A queste parole lei ha dato un’anima in quanto le ha veramente vissute e condivise. È questa la chiave di volta della sua vita. Dove il dono è diventato il gesto di libertà e di relazione” (Maria Trigila).

Unione Exallieve/i “Auxilium”